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Orientamento psicodinamico - adleriano

L'orientamento psicodinamico

Nell’orientamento psicodinamico si pone attenzione alla scoperta di Sé e del proprio passato.

A partire dalle prime concezioni di Freud viene riconosciuta l’esistenza di un funzionamento mentale inconscio che tende ad influenzare inconsapevolmente, sulla base di eventi passati, il nostro comportamento attuale. In particolare si ritiene che le esperienze infantili con le figure di accudimento vengano interiorizzate e riproposte nelle relazioni affettive adulte. Recuperando questi vissuti, ossia riportandoli alla coscienza, questi cesseranno di condizionare la nostra vita. 

L’orientamento psicodinamico non si focalizza solo sui sintomi, ma tenta di comprendere le cause profonde del malessere, per questo si parla di “psicologie del profondo”.

L’orientamento adleriano

L'orientamento adleriano, che rientra in questa corrente, pone attenzione al significato che sintomi e comportamenti assumono all'interno dello stile di vita del paziente e sul fine, per lo più inconsapevole, al quale tendono.

A differenza di quanto ritenuto dalla psicoanalisi ai suoi esordi, Adler ritiene che l’individuo non sia soltanto il risultato del proprio passato, bensì che abbia un ruolo attivo nell’autodeterminarsi.

Permettendo di superare il sentimento d’inferiorità e riattivando il Sé creativo, il paziente riuscirà ad affrontare meglio i compiti vitali e a realizzarsi nel mondo.

Egli pone particolare attenzione alla relazione e all’attitudine del terapeuta che, per mettersi al servizio del paziente, deve saper 

                             

                                         "guardare con i suoi occhi, ascoltare con le sue orecchie e vibrare con il suo cuore”.

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